mercoledì 5 febbraio 2014

News giuridiche del 5 febbraio 2014

Equitalia: congelamento cartelle per chi vanta crediti verso la pubblica amministrazione

Tra le ultime novità in sede di esame del decreto "Destinazione Italia", si segnala l'approvazione di un emendamento di significativa importanza. E' infatti previsto che, per l'anno in corso, le cartelle di pagamento di Equitalia ovvero di altri soggetti della riscossione sono sospese nei confronti delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, fornitura, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati. La sospensione sarà possibile solo se la somma iscritta a ruolo risulta inferiore ovvero di pari importo rispetto al credito vantato. Con successivo decreto del Ministero dello Sviluppo economico da emanarsi entro 90 giorni saranno indicati gli aventi diritto e le modalità tecniche di trasmissione.

Equitalia: richiesta sospensione della riscossione

Qualora un soggetto abbia ricevuto cartelle esattoriali, intimazioni di pagamento, pignoramenti di beni presso terzi o fermi amministrativi da parte di Equitalia può inviare – entro 90 giorni dalla loro riscossione – una dichiarazione scritta per ricorrere agli enti predisposti dallo Stato alla riscossione dei tributi in modo da richiedere una risoluzione extragiudiziale. Il contribuente invierà all’ente concessionario la dichiarazione, a cui andrà allegata tutta la documentazione necessaria (es. sentenza, provvedimento di sgravio, ricevuta di pagamento, etc.), per evidenziare l’inesigibilità di quanto richiesto. Il cittadino può rivolgere la richiesta all’ente nel caso in cui i crediti richiesti siano soggetti a prescrizione o decadenza, sgravio, sospensione amministrativa o giudiziale, sentenza di annullamento, avvenuto pagamento e altri motivi che giustifichino l'inesigibiltà del credito.

Condominio: morosità

In tema di condominio di edifici, non rientra nei poteri dell'assemblea, deliberando a maggioranza, stabilire interessi moratori a carico dei condomini in ritardo nei pagamenti delle quote condominiali, potendo tale previsione essere inserita soltanto in un regolamento contrattuale, approvato all'unanimità (Cass. Civ. 30 aprile 2013 n. 10196).


Diritto bancario: interessi moratori e usura

L’Arbitro Bancario e Finanziario si pronuncia, poco dopo la Cassazione (da ultimo Cass. Civ. 9 gennaio 2013), sul rapporto tra usura e interessi moratori. L'Arbitro, in particolare, afferma un'opinione che si discosta da quella della Cassazione. La questione, in particolare, verte sul punto fondamentale della rilevanza o meno degli interessi moratori ai fini della qualificazione del prestito come usurario. Il giudice di legittimità risolve tale questione nel senso affermativo, considerando i tassi di mora nel calcolo dello sforamento del tasso di soglia. Di avviso contrario, invece, l'Arbitro Bancario e Finanziario. Per maggiori informazioni (http://www.dirittobancario.it/spunti-dall-abf/usura/interessi-moratori-e-usura).

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